Dove: Dipartimento di Economia, Via Voltapaletto 11
Quando: 4, 5 e 6 ottobre 2019, dalle 10 alle 13
Lingua: italiano
Partecipanti: 30 studenti
Costo: 155 euro
Tanto tempo fa, in una galassia culturale lontana, a mediare tra la corte degli editori e il popolo dei lettori c’era una prestigiosa figura diplomatica che alcuni rimpiangono: il “critico titolare” dei giornali o delle riviste. Oggi tutti hanno l’opportunità di scrivere di libri, ma questo non vuol dire che non si possa imparare a farlo, o a farlo meglio. Come si scrive una buona recensione? Ci sono dei trucchi? E quali errori bisogna evitare a tutti i costi? Come elogiare senza suonare servili o stroncare senza apparire meschini? Quali sono i luoghi, gli stili e i formati per scrivere di libri? E quali, soprattutto, le ragioni per farlo?
Il corso fa per te se già scrivi di libri o vorresti cominciare a farlo, e se temi che quella del critico militante sia una specie a rischio di estinzione.
Obiettivi
Imparare l’arte della recensione, considerata come qualcosa di più di un testo di servizio o un’appendice della promozione. Al limite, scrivere una recensione più bella del libro stesso!
Programma indicativo
- La recensione come genere letterario, da Mme de Sablé (…chi?) allo Sgargabonzi.
- Le stroncature che aiutano a crescere. A scuola dai grandi (Papini, Golino, Bellocchio, Berardinelli, Raboni, Labranca).
- Galateo del recensore, ovvero le regole irrinunciabili del fair play.
- Dove scrivere di libri (giornali, riviste, blog, social network) e come scegliere l’abito e lo stile appropriati al luogo.
- Del libro non si butta via niente: cosa recensire oltre al testo, o in alternativa al testo? La copertina, la foto dell’autore, il titolo, la collana, una sola pagina o una sola parola.
- Esercizi di stile in classe: una recensione fulminante in 140 caratteri!
Materiale da portare
Computer, smartphone o tablet. Carta e penna, se si è all’antica.