Definire Chris Ware solo un fumettista sarebbe riduttivo. Piuttosto ha ridefinito gli standard della graphic novel contemporanea, diventando uno degli autori più apprezzati nel mondo del fumetto.

Le opere di Ware raccontano piccole storie di vita contemporanea, emotive e concettuali, animate da personaggi tormentati dalla malinconia e dall’isolamento sociale. Il suo tratto è meccanico ma non freddo, arricchito da dettagli meticolosi e da colori intensi.

Nato nel 1967 a Omaha, nello stato del Nebraska, ha iniziato alla fine degli ottanta a disegnare strisce per il giornale dell’Università del Texas, a Austin. In quegli anni, viene notato da Art Spiegelman che lo invita a partecipare alla pubblicazione di Raw, un’antologia di fumetti di culto. Ha proseguito i suoi studi all’Art institute di Chicago, dove vive attualmente. Ha collaborato con il New Yorker e il New York Times Magazine. I suoi lavori più acclamati sono la serie Acme novelty library, le graphic novel Jimmy Corrigan. Il ragazzo più in gamba sulla terra e Building stories.

La Galérie Martel di Parigi dedica una mostra a Chris Ware fino al 27 aprile.

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