Cortei e manifestazioni per celebrare la festa dei lavoratori si sono svolti il 1 maggio in tutto il mondo: dalla Grecia alla Cambogia, centinaia di migliaia di persone hanno sfilato per rivendicare i diritti dei lavoratori.
A Manila, i lavoratori filippini hanno chiesto l’aumento dei salari e contratti più equi; a Mosca il partito nazionalista russo ha manifestato per ribadire il no all’immigrazione illegale e alla manodopera a basso costo; per i cubani, la festività è stata l’occasione per ricordare l’ex presidente venezuelano Hugo Chávez, morto il 5 marzo.
Alcuni incidenti ci sono stati a Londra, Berlino, Sydney e soprattutto a Seattle, negli Stati Uniti, dove, al termine della manifestazione per chiedere la legalizzazione degli immigrati irregolari, sono scoppiati disordini tra le forze dell’ordine e gruppi di manifestanti. Al lancio di oggetti la polizia ha risposto con granate stordenti e spray al peperoncino: almeno 18 persone sono state arrestate e otto agenti sono rimasti feriti.
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