Da più di cinque mesi i prigionieri del carcere di Guantanamo hanno cominciato uno sciopero della fame per protestare contro le loro condizioni di detenzione. Secondo un portavoce militare sono ormai cento i detenuti che hanno aderito, di cui almeno 21 ricevono un’alimentazione forzata e cinque sono stati ricoverati.
La protesta è cominciata il 6 febbraio in seguito a una perquisizione durante la quale, secondo i detenuti, le guardie hanno commesso abusi e atti di blasfemia nei confronti del corano.
Il personale di Guantanamo nega qualsiasi mancanza di rispetto nel riguardi del libro sacro dell’islam, ma lo sciopero si è trasformato in una protesta più ampia contro la mancanza di un processo per gran parte dei detenuti.
Intanto continuano le pressioni sul presidente Barack Obama perché mantenga l’impegno a chiudere la prigione, che si trova nella base militare statunitense a Cuba e in cui sono rinchiuse 166 persone. Una petizione su Change.org ha già raccolto migliaia di firme.
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