Il 15 novembre si proiettano gli ultimi tre film in concorso al Festival del cinema di Roma, giunto alla sua ottava edizione.
Alla rassegna, che è cominciata l’8 e si chiude ufficialmente il 17 novembre, hanno partecipato 31 paesi, tra cui Algeria, Croazia, Hong Kong, Messico e Lettonia. Sono stati presentati diciotto film in concorso, di cui dodici in anteprima mondiale, e venti opere fuori concorso. Altre categorie della selezione ufficiale del festival sono state CinemaXXI (dedicata alle nuove correnti del cinema mondiale), Prospettive Italia doc (sulle novità del documentario italiano) e una sezione di film per ragazzi, Alice nelle città, organizzata in modo autonomo.
Il 16 novembre quattro giurie internazionali presiedute da James Gray (Concorso), Larry Clark (CinemaXXI), Marco Visalberghi (Prospettive Italia doc) e Roberto Faenza (Premio Taodue per la migliore opera prima/seconda) assegneranno i premi. Tra i vincitori dell’edizione 2012 si ricordano Marfa girl di Larry Clark come miglior film, Paolo Franchi (premiato come miglior regista per E la chiamano estate) e Alì ha gli occhi azzurri di Claudio Giovannesi (premio speciale della giuria).
Il 13 novembre, su proposta del direttore artistico del festival Marco Müller, è stato consegnato il premio alla carriera 2013 ai familiari del cineasta russo Aleksej Jurevič German, scomparso nel febbraio 2013. Dopo la premiazione è stato proiettato in anteprima mondiale il suo Hard to be a god, epica opera di fantascienza filosofica tratta dall’omonimo romanzo dei fratelli Boris e Arkadij Strugackij.
Internazionale pubblica ogni settimana una pagina di lettere. Ci piacerebbe sapere cosa pensi di questo articolo. Scrivici a: posta@internazionale.it