La Royal bank of Scotland ha confermato che trasferirà la sua sede in Inghilterra se gli indipendentisti vinceranno il referendum del 18 settembre. La banca lo ha comunicato in una lettera ai suoi dipendenti. L’annuncio della Royal bank of Scotland arriva pochi giorni dopo che un nuovo sondaggio di Tns-Bmrb, pubblicato il 4 settembre, ha confermato la rimonta degli indipendentisti, arrivati ormai a un solo punto di distacco dagli unionisti. Il no all’indipendenza, secondo Tns-Bmrb, è fermo al 39 per cento, mentre il sì ha raggiunto il 38 per cento. Gli indecisi sono il 23 per cento.

Un sondaggio pubblicato da YouGov nel fine settimana addirittura attribuiva per la prima volta un vantaggio ai sostenitori dell’indipendenza. Secondo il sondaggio, pubblicato dal Sunday Times, il sì avrebbe raggiunto il 51 per cento contro il 49 per cento dei no.

I separatisti scozzesi sono guidati da Alex Salmond, leader dello Scottish national party, mentre il fronte unionista, sostenuto dai tre principali partiti britannici (laburisti, liberaldemocratici e conservatori), è guidato da Alistair Darling. Per arginare la rimonta, il Regno Unito l’8 settembre ha offerto alla Scozia la possibilità di avere maggiori autonomie sul fisco e sul welfare.

Document Scotland è un collettivo di fotografi nato nel 2012. L’intento di Colin McPherson, Sophie Gerrard, Stephen McLaren e Jeremy Sutton-Hibbert è di rendere una visione complessa della Scozia attraverso il racconto di storie diverse, in un momento cruciale per il paese. Le immagini fanno parte della mostra Beyond the border: new contemporary photography from Scotland, curata da Anne McNeill, presso la galleria Impressions di Bradford, fino al 27 settembre 2014.

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