Nella prima parte del novecento la città di Detroit, in Michigan, acquistò fama e popolarità grazie alla crescita del mercato automobilistico e delle industrie collegate. Gli anni quaranta segnarono il boom di questa crescita, ma portarono con sé anche dei cambiamenti radicali.

La seconda guerra mondiale costrinse le fabbriche a spostare la propria produzione nel settore bellico, e furono le donne a costruire le macchine usate nella guerra combattuta dagli uomini. L’alta richiesta di manodopera favorì in generale l’arrivo di neri in città, ma la popolazione bianca non li accolse a braccia aperte. I Detroit race riot, in cui dal 20 al 22 giugno 1943 morirono 34 persone e 433 rimasero ferite, furono il primo scontro all’interno di una convivenza che fu sempre difficile.

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