Il Gemeentemuseum e il museo di fotografia dell’Aja dedicano due retrospettive al fotografo olandese Anton Corbijn, per celebrare una lunga carriera passata a ritrarre grandi artisti e celebrità.
Corbijn nasce nel 1955 a Strijen, un villaggio nell’ovest dei Paesi Bassi. Fin da piccolo, coltiva una grande passione per la musica ma è un fan timido e trova un modo per stare più vicino ai suoi idoli: fotografare concerti. I primi scatti risalgono al 1972 e dopo avere frequentato un corso professionale all’Aja, si immerge nel mestiere di fotografo. Alla fine degli anni settanta si trasferisce a Londra dove collabora con le riviste New Musical Express e The Face.
Con uno stile riconoscibile segnato dal bianco e nero sgranato e contrastato, Corbijn è diventato uno dei fotografi musicali più famosi e apprezzati. Nella sua carriera ha stabilito delle relazioni importanti, sia dal punto di vista personale sia professionale, con gruppi come Depeche Mode e U2. In particolare con i Depeche Mode, si può parlare di un vero e proprio sodalizio nato nel 1986 con la regia del videoclip di A question of time. Grazie anche a questa collaborazione, il gruppo abbandona l’immagine leggera da boyband degli inizi per scegliere un’evoluzione più complessa che raggiunge il suo apice con l’album Violator, di cui Corbijn cura completamente la parte visiva, a partire dal videoclip di Enjoy the silence, una delle sue prime incursioni nell’uso del colore. Per i Depeche Mode, il fotografo ha diretto 19 videoclip e le performance dal vivo, oltre a realizzare la parte grafica di album e singoli.
Davanti al suo obiettivo si sono fermati anche celebrità come Nick Cave, Nelson Mandela, Kate Moss, David Bowie, Robert De Niro e Nirvana. Corbijn preferisce lavorare con persone che ammira e con cui riesce a stabilire un forte legame emotivo, un fattore che rende unici i suoi scatti.
Dopo avere accostato la carriera di fotografo a quella di regista di videoclip, negli ultimi anni Corbijn sì è dedicato anche al cinema, realizzando finora tre film: Control, il biopic su Ian Curtis dei Joy Division, The american e A most wanted man. Nel 1994 ha vinto due Mtv award per il video di Heart-shaped box dei Nirvana.
Le mostre Hollands deep (Gemeentemuseum) e 1-2-3-4 (museo di fotografia dell’Aja) saranno aperte rispettivamente fino al 21 giugno e al 16 agosto 2015.
Internazionale pubblica ogni settimana una pagina di lettere. Ci piacerebbe sapere cosa pensi di questo articolo. Scrivici a: posta@internazionale.it