Il Museum of the city di New York ospita la mostra Hip hop revolution che mette in scena per la prima volta il lavoro di tre dei più dinamici e conosciuti fotografi della scena dell’hip hop newyorkese.

Oltre cento immagini sugli albori del principale movimento culturale nato nelle strade del Bronx e di Manhattan negli anni settanta, che con la sua musica, il suo stile e la sua moda, è diventato una tendenza globale.

Joe Conzo, definito dal New York Times “l’uomo che ha scattato le immagini dell’hip hop bambino”, ancora adolescente ha fotografato le prime performances hip hop nelle strade e nelle palestre delle scuole superiori del Bronx; Martha Cooper, leggendaria fotografa documentarista, segue la cultura di strada dagli anni settanta e documenta molte delle prime esibizioni pubbliche di breakdance, al punto di guadagnarsi il soprannome di “Kodakglirl”; e Janette Beckman, fotografa ritrattista per diverse riviste e case discografiche in Gran Bretagna e negli Stati Uniti, a cui si attribuisce il merito di aver creato, con i suoi ritratti iconici, il volto pubblico dell’hip hop.

I lavori – che ritraggono gli esordi di personaggi come Africa Bambaata, Kool Herc, Cold Crush Brothers e i Beastie Boys – forniscono uno sguardo ad ampio raggio sulle radici di un movimento che ha ancora una strepitosa influenza e sulla sua progressiva trasformazione in una ricchissima industria commerciale.

Oltre alle immagini la mostra comprende punti d’ascolto con i brani degli artisti in esposizione, volantini delle prime performances, libri, riviste e ritagli di giornale dell’epoca.

La mostra resterà aperta fino al 15 settembre 2015.

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