Il 18 luglio comincia a Cleveland, in Ohio, la 41ª convention nazionale del Partito repubblicano, in cui sarà nominato il candidato alle elezioni presidenziali che si terranno l’8 novembre 2016.
Donald Trump, che nelle primarie ha ottenuto 1.543 delegati è il presumptive nominee, il candidato principale, e il 21 luglio dovrebbe ottenere ufficialmente la nomination. Molti leader del partito continuano però a essere ostili a Trump e alla sua candidatura: l’ex presidente statunitense George W. Bush, i due ex candidati repubblicani Mitt Romney e John Mc Cain e il governatore dell’Ohio John Kasich hanno annunciato che non parteciperanno alla manifestazione. Quest’anno, il tema della convention è: “Rendere gli Stati Uniti di nuovo sicuri”. In seguito agli omicidi di Baton Rouge, Saint Paul e di Dallas, il capo del sindacato di polizia di Dallas ha chiesto a Kasich di dichiarare lo stato d’emergenza. A Cleveland saranno presenti migliaia di agenti di polizia e dell’Fbi e all’interno della Quicken loans arena, la sede della convention, sarà vietato introdurre armi, in deroga alle leggi statali, secondo cui è legale tenerle a portata di mano.
Dal 18 al 21 luglio sono attese a Cleveland 50mila persone, tra cui 15mila giornalisti da tutto il mondo. Sono previste inoltre numerose manifestazioni, sia a favore sia contro Trump: la prima è stata un’istallazione dell’artista Spencer Tunick: il 17 luglio, alla vigilia della convention, cento donne hanno sfilato nude davanti alla sede dell’evento accusando di misoginia il candidato repubblicano.
Dopo la convention democratica che si terrà a Filadelfia dal 25 al 28 luglio, entrerà nel vivo la campagna elettorale per la corsa alla Casa Bianca.
Internazionale pubblica ogni settimana una pagina di lettere. Ci piacerebbe sapere cosa pensi di questo articolo. Scrivici a: posta@internazionale.it