Eadweard Muybridge (1830-1904) è conosciuto come l’inventore del movimento in fotografia. I suoi studi e le sue immagini sono stati fondamentali per l’evoluzione della tecnica fotografica, e hanno influenzato anche la pittura e la scultura, fino ad anticipare la nascita del cinema.
Di origini britanniche, Muybridge si trasferì negli Stati Uniti dove, all’età di 30 anni, si avvicinò per la prima volta alla fotografia documentando il parco nazionale di Yosemite. Le sue immagini ispirarono in seguito il lavoro di Ansel Adams.
Ma fu nel 1872 che, spinto dalla richiesta del governatore della California, avviò il suo studio del movimento verificando se, nel galoppo, tutte e quattro le zampe del cavallo fossero contemporaneamente alzate da terra, come le ritraevano i dipinti dell’epoca. Grazie all’uso di 24 fotocamere collegate ad altrettanti fili lungo il percorso, Muybridge ottenne una sequenza di immagini che documentavano con assoluta precisione il movimento dei cavalli. Quegli scatti da un lato confermavano che per alcuni istanti l’intero corpo del cavallo al galoppo è sollevato dal suolo, ma indicavano anche che l’estensione delle zampe appariva del tutto diversa da quella catturata agli artisti.
Lo scrittore francese Paul Valéry affermò che le fotografie di Muybridge rivelavano chiaramente gli errori in cui erano incorsi tutti gli scultori e i pittori che avevano dipinto o scolpito cavalli al galoppo.
Dal galoppo del cavallo Muybridge passò a studiare il volo degli uccelli, il movimento di vari animali dello zoo di Filadelfia, fino ad arrivare a studiare quello dell’essere umano. Sono famosi i suoi ritratti di uomini e donne nudi disposti sullo sfondo di una griglia disegnata, mentre corrono o salgono le scale, o trasportano secchi d’acqua.
Fino al 1 ottobre 2016 le immagini di Muybridge sono esposte a Milano presso la galleria Gruppo credito valtellinese.
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