A un mese dalla firma dell’ultimo cessate il fuoco, il 29 gennaio nell’est dell’Ucraina sono ripresi i combattimenti tra i soldati ucraini e i ribelli separatisti filorussi. Sono stati gli scontri più violenti dal febbraio del 2015, quando sono stati firmati gli accordi di Minsk.
Com’è spesso successo in passato, le due parti si sono accusate a vicenda di aver dato il via alle ostilità. Al centro delle violenze la città industriale di Avdiivka, che dista pochi chilometri da Donetsk, la “capitale” dei ribelli filorussi del Donbass. Avdiivka è l’ultima località sotto il controllo dell’esercito ucraino lungo la linea del fronte e subisce regolarmente attacchi da parte delle forze ribelli.
Nella settimana dal 29 gennaio al 5 febbraioil conflitto ha causato 35 morti, tra cui dei civili, in varie località dell’est dell’Ucraina. Inoltre per alcuni giorni i 25mila abitanti di Avdiivka sono rimasti senza elettricità né riscaldamento per i guasti causati dalle violenze.
Il conflitto nell’Ucraina orientale è cominciato nell’aprile del 2014 e ha causato quasi 10mila morti.
Le foto sono stata scattate tra il 31 gennaio e il 5 febbraio a Donetsk e Avdiivka, nell’est dell’Ucraina.
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