Il 13 febbraio la giuria del World press photo, presieduta dal fotografo della Magnum Stuart Franklin, ha annunciato i vincitori della 60ª edizione del più importante premio fotogiornalistico al mondo.

La foto dell’anno è di Burhan Ozbilici, scattata ad Ankara il 19 dicembre 2016, e mostra Mevlüt Mert Altıntaş subito dopo avere assassinato l’ambasciatore russo Andrey Karlov in Turchia, durante l’inaugurazione in una galleria d’arte. La giurata e fotografa Mary F. Calvert spiega così la decisione: “È stato molto difficile ma alla fine la foto dell’anno doveva essere un’immagine esplosiva che rappresentasse veramente il clima di odio che si respira nella nostra epoca”.

La giuria ha esaminato 80.408 foto, scattate da 5.034 fotografi (45 sono quelli premiati), provenienti da 125 paesi.

Le immagini vincitrici faranno parte di una mostra itinerante che sarà esposta in 45 paesi. A Roma, la mostra si terrà al Palazzo delle esposizioni dal 28 aprile al 28 maggio 2017.

Quest’anno la fotografa giordana Tanya Habjouqa ha preso il posto della fotografa palestinese Eman Mohammed tra i giurati. Il 28 gennaio Mohammed aveva annunciato sul suo account Facebook che non avrebbe potuto far parte della giuria del premio ad Amsterdam perché “l’incertezza scatenata dall’ordine restrittivo sull’immigrazione di Donald Trump avrebbe messo a rischio il rientro dalla sua famiglia negli Stati Uniti”.

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