Elliott Erwitt arrivò a Pittsburgh, Pennsylvania, nel settembre del 1950. Aveva 22 anni ed era stato invitato da Roy Stryker, ex responsabile della Farm security administration, un progetto nato tra gli anni trenta e quaranta per combattere la povertà nelle zone rurali degli Stati Uniti.
Stryker gli chiese di documentare i cambiamenti che la città stava affrontando: da polo industriale voleva trasformarsi in un centro culturale con zone più verdi e pulite. “Probabilmente è stata la cosa più importante che mi sia capitata nella vita”, ha confessato Erwitt che oggi ha 89 anni.
Dopo quattro mesi di lavoro, Erwitt fu costretto a interrompere il progetto perché venne arruolato nell’esercito e partì per la Germania. Portò con sé con alcuni negativi ma molti rimasero sconosciuti fino al 2011, quando furono riscoperti da Vaughn Wallace al Pennsylvania department of the Carnegie library di Pittsburgh. C’erano provini a contatto, pellicole ancora da sviluppare, tutto firmato da Erwitt.
Negli ultimi quattro anni Wallace e Erwitt hanno lavorato insieme per selezionare le immagini, tra più di cinquecento trovate nella biblioteca, e le hanno raccolte nel libro Pittsburgh 1950, pubblicato ad agosto 2017 dalla casa editrice Gost books.
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