La via Emilia è un’antica strada romana che unisce Milano al mare Adriatico, attraversando la pianura Padana tra Parma e Rimini. Tra il 1980 e 1984 Guido Guidi l’ha esplorata con una macchina fotografica di grande formato, partendo dalla sua città natale, Cesena.

Per tutta la sua carriera Guidi (1941) è stato sempre attratto da ciò che è lontano dai centri storici, dai panorami da cartolina. La sua è una ricerca sul paesaggio che prende vita nelle periferie e nelle campagne, tra i segni lasciati dalle persone, dal lavoro agricolo, dalle fabbriche e dalle attività commerciali. Guidi è interessato a un paesaggio immerso nella quotidianità, unico luogo in grado di spingerci a mettere da parte stereotipi e preconcetti e superare i nostri limiti. “A un certo punto mi sento spinto a uscire dalla mia stanza, come succede al protagonista di Falso movimento, che rompe la finestra ed esce di casa” racconta il fotografo, e aggiunge “Io esco e cosa trovo? Una casa, un portone, una donna che passa o che mi chiede qualcosa”.

Il viaggio di Guidi lungo la via Emilia è raccontato nel libro Per strada, pubblicato a novembre da Mack, e suddiviso in tre volumi. Alcuni di questi scatti sono già apparsi in Due fotografi per il teatro Bonci, libro del 1983 realizzato con il collega Luigi Ghirri e nella storica mostra Esplorazioni sulla via Emilia del 1986, curata sempre da Ghirri.

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