Nato nel 1952 a Tingsas, in Svezia, Börje Tobiasson si trasferì in Italia alla fine degli anni ottanta. Le foto che ha scattato raccontano le sue scelte di vita, a volte radicali: i continui viaggi, il buddismo, il rifiuto di un posto fisso dove vivere.

A volte raccontano conflitti, altre periodi storici e luoghi che hanno segnato momenti importanti del paese in cui si trovava: dall’Albania alla Striscia di Gaza, dall’Egitto al Messico.

“Nel lavoro di Tobiasson si possono cogliere sfumature, dettagli, sentimenti appena accennati, nostalgia, commozione. Nessuna denuncia, nessuna presa di posizione, nessun incantamento. A prevalere è un punto di osservazione silenzioso, un punto di vista nobile e pacato, senza per questo apparire distante e arrogante”, scriveva Denis Curti nel 2012.

Le foto di Tobiasson sono al centro della mostra It was hard to be a saint in the city, esposta alla galleria Raffella De Chirico di Torino, fino al 22 dicembre 2018. Il titolo è ispirato a una canzone di Bruce Springsteen.

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