Il 24 marzo sono stati annunciati i vincitori regionali della 65ª edizione del World press photo, il più importante premio fotogiornalistico del mondo, che quest’anno propone due grandi novità. Le categorie diventano solo quattro: foto singole, storie, progetti a lungo termine e open format, dedicata a documentari brevi e altre opere visive.

Per rimediare a uno squilibrio geografico per cui quasi la metà delle foto premiate provenivano dall’Europa, oltre alla giuria mondiale sono state create sei giurie continentali: Africa, Asia, Europa, America del nord e centrale, America del sud, Sudest asiatico e Oceania. Ogni giuria regionale ha esaminato e selezionato i lavori realizzati nella propria area geografica. La giuria mondiale ha poi scelto i 24 vincitori provenienti da 23 paesi, 19 dei quali sono nati o vivono nella regione in cui hanno scattato le immagini. In tutto sono stati visti 64.823 lavori tra fotografie e video, realizzati da 4.066 fotografi di 130 paesi.

I vincitori della foto dell’anno, della storia, del progetto al lungo termine e dell’open format dell’anno saranno annunciati il 7 aprile 2022 e le loro immagini faranno parte di una mostra che si aprirà il 15 aprile alla Nieuwe Kerk di Amsterdam, nei Paesi Bassi, e sarà poi esposta in più di cinquanta paesi.

Aggiornamento del 7 aprile 2022 con i vincitori delle quattro categorie:

Foto dell’anno
Kamloops residential school, Canada. (Amber Bracken, The New York Times)

Storia dell’anno
Saving forests with fire, Australia. (Matthew Abbott, National Geographic/Panos Pictures)

Progetto a lungo termine
Amazonian dystopia, Brasile. (Lalo de Almeida, Folha de São Paulo/Panos Pictures)

Open format
Blood is a seed, Ecuador. (Isadora Romero)

Alcune delle foto vincitrici saranno pubblicate anche nel numero 1453 di Internazionale, in edicola dal 25 marzo.

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