Il 27 marzo sono stati annunciati i vincitori regionali del World press photo, un premio che dal 1955 è diventato punto di riferimento per il fotogiornalismo. I riconoscimenti assegnati il 27 marzo riguardano tre categorie - singole, storie e progetti a lungo termine - per ogni area regionale, da cui saranno poi decisi i vincitori assoluti il 17 aprile.

Quest’anno la giuria ha visionato i lavori di 3.778 fotografi. Le foto selezionate raccontano momenti chiave dell’anno scorso, come l’attentato a Donald Trump, la campagna elettorale in Venezuela, la violenza delle gang a Haiti, le proteste antigovernative in Kenya, Georgia e Bangladesh. Si soffermano sull’immigrazione, le conseguenze della crisi climatica, sui conflitti in Sudan, Ucraina e nella Striscia di Gaza, testimoniando anche le storie dei sopravvissuti, in particolare bambini, come Anhelina, che a sei anni deve affrontare gli attacchi di panico dopo essere scappata dalla sua casa in Ucraina. O ancora Mahmoud Ajjour, un bambino palestinese che ha perso le braccia in un attacco dell’esercito israeliano.

Tra i progetti a lungo termine premiati, cioè i lavori che abbracciano un periodo di tempo più esteso rispetto alle altre categorie, c’è quello della fotografa italiana Cinzia Canneri, che ha seguito le vite di alcune donne in fuga dal regime repressivo in Eritrea e dal conflitto in Etiopia. La bielorussa Tatsiana Chypsanava, invece, ha raccontato come una comunità maori difende la sua identità culturale in Nuova Zelanda, mentre Aliona Kardash è tornata nel suo paese d’origine, la Russia, per capire come la repressione e la propaganda abbiano trasformato le persone che sono rimaste. In America Centrale, Carlos Barrera ha documentato la violenza del governo di Nayib Bukele in Salvador, mentre Federico Ríos ha attraversato la regione selvaggia di Darién Gap insieme ai migranti che rischiano la vita per arrivare negli Stati Uniti. Ancora, Ebrahim Alipoor è arrivato sulle montagne impervie del Kurdistan iraniano per conoscere le storie dei kolbar, i corrieri che trasportano illegalmente merci tra Iraq, Turchia e Iran.

Dopo la proclamazione dei vincitori assoluti, il World press photo diventerà una mostra itinerante che da Amsterdam approderà in diverse città, in tutto il mondo. In Italia, le foto vincitrici saranno esposte a Genova, Roma e Torino nel corso del 2025.

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