Nigeria. Circa trecento seggi, su un totale di 150mila, hanno riaperto all’indomani della prima giornata di voto segnata da numerosi problemi tecnici, ma anche da una forte partecipazione. Secondo la commissione elettorale, la registrazione degli elettori, che si svolge prima della votazione, è cominciata alle 8 ora locale.

Tunisia. Nove uomini armati appartenenti al principale gruppo jihadista del paese, la brigata Ukba ibn Nafaa, accusata di aver organizzato l’attentato al museo del Bardo del 18 marzo, sono stati uccisi dalle forze di sicurezza. Tra loro c’è anche il leader Khaled Chaib, considerato la mente degli attacchi.

Yemen. Il presidente Abd Rabbu Mansour Hadi ha rimosso il figlio del suo predecessore dall’incarico di ambasciatore negli Emirati Arabi Uniti, inasprendo ulteriormente la lotta per il potere nel paese. Ahmed Ali Saleh e suo padre, l’ex presidente Ali Abdullah Saleh, hanno una grande influenza sulle unità dell’esercito che combattono al fianco dei ribelli houthi.

Francia. Sono aperti dalle 8 alle 20 i seggi per il secondo turno delle elezioni dipartimentali, l’equivalente delle provinciali in Italia. Il primo turno del 22 marzo è stato vinto dal partito di centrodestra Ump dell’ex presidente Nicolas Sarkozy, mentre i socialisti di François Hollande rischiano di perdere la maggioranza in decine di “cantoni”, le circoscrizioni elettorali amministrative.

Singapore. Sono in corso i funerali dell’ex primo ministro e padre fondatore della città stato Lee Kuan Yew, morto il 23 marzo a 91 anni. Alla cerimonia alla National University partecipano alcuni leader mondiali come il primo ministro indiano Narendra Modi, quello australiano Tony Abbott e l’ex presidente degli Stati Uniti Bill Clinton. In seguito ci sarà una cerimonia di cremazione privata.

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