Grecia. Atene deve ripagare entro la mezzanotte di oggi il prestito da 1,6 miliardi di euro al Fondo monetario internazionale, ma ormai è quasi sicuro che verrà aperta contro il paese una procedura d’insolvenza. Il premier Alexis Tsipras ha chiesto ai greci di votare no al referendum che si terrà il 5 luglio e ha detto che si dimetterà se dovesse vincere il sì, perché il suo governo non è pronto ad approvare altri tagli alla spesa pubblica.
Stati Uniti 1. Il presidente Barack Obama ha annunciato in un editoriale sull’Huffington Post una revisione delle norme federali per alzare la soglia minima del pagamento degli straordinari per chi lavora più di 40 ore alla settimana. Questa riforma influirà sullo stipendio di 5 milioni di persone, andando a coprire chi guadagna fino a 50.440 dollari l’anno – ossia 970 dollari alla settimana – dai 23.660 attuali.
Stati Uniti 2. Dieci cliniche dove si pratica l’interruzione di gravidanza in Texas potranno restare aperte, lo ha stabilito una sentenza della corte suprema degli Stati Uniti con 5 voti a favore e 4 contrari. Le cliniche avrebbero dovuto chiudere dal 1 luglio, ma la corte ha deciso che devono continuare a operare fino a quando il caso non sarà esaminato dalla corte.
Iran. Il ministro degli esteri iraniano Mohammad Javad Zarif è tornato a Vienna per partecipare ai negoziati sul nucleare iraniano con il gruppo dei 5+1 (i cinque membri permanenti del consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite più la Germania). La scadenza per le trattative tra la repubblica islamica e i referenti internazionali era stata fissata a oggi, ma tutti gli interlocutori hanno confermato che i negoziati andranno avanti.
Francia. La procura di Parigi ha fermato due manager dell’azienda Uber che mette in contatto attraverso un’applicazione potenziali clienti in cerca di un passaggio in macchina con autisti non professionisti senza licenza né assicurazione. I due dirigenti sarebbero sotto custodia per essere interrogati su presunte “attività illecite”. L’arresto si inserisce nell’ambito di un’inchiesta, aperta nel novembre del 2014, che dovrà stabilire se il servizio UberPop è illegale.
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