Grecia. Il Consiglio di stato di Atene ha respinto il ricorso contro il referendum di domenica 5 luglio in Grecia. Il voto quindi si svolgerà regolarmente. Il presidente dell’associazione bancaria greca ha dichiarato che le banche del paese hanno liquidità per 1 miliardo di euro, una cifra che basterà fino a lunedì 6 luglio. Da quel giorno tutto dipenderà dalle decisioni della Banca centrale europea.

Nigeria. All’indomani degli attacchi di Boko haram contro tre moschee nello stato di Borno, nei quali sono state uccise 150 persone, un’adolescente si è fatta esplodere in una moschea del villaggio di Malari, che si trova nello stesso stato. Almeno dodici fedeli sono morti. In un attacco separato nello stesso villaggio, i jihadisti hanno ucciso undici uomini nelle loro case, perché si erano rifiutati di unirsi ai loro ranghi.

Libia. Il jihadista più ricercato della Tunisia, Seifallah ben Hassine, noto come Abu Ayad, sarebbe stato ucciso in Libia da un drone statunitense. Lo ha scritto il New York Times, che fa riferimento a un raid aereo avvenuto a metà giugno. Leader del gruppo tunisino Ansar al sharia, Ben Hassine è ritenuto l’ideatore dell’omicidio di Ahmad Shah Massoud, nel 2001 in Afghanistan.

Francia. Il direttore generale di Uber France, Thibaud Simphal, ha annunciato la sospensione di UberPop, il servizio dell’azienda che mette in contatto potenziali clienti in cerca di un passaggio in macchina con autisti non professionisti senza licenza né assicurazione. Il servizio resterà sospeso fino a quando il consiglio costituzionale non si pronuncerà sulla sua legalità alla fine di settembre.

Filippine. È salito a 51 morti il bilancio del naufragio di un traghetto avvenuto il 2 luglio al largo delle coste filippine. Il Kim Nirvana era appena salpato dal porto di Ormoc nella provincia di Leyte, in direzione dell’isola di Camote, quando è stato colpito da un’onda molto alta che lo ha fatto capovolgere. Sono 141 le persone sopravvissute all’incidente.

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