Aggiornamenti dall’Italia e dal mondo, commenti, numeri, foto e video.
Il punto sul coronavirus in Italia
Il 23 aprile, alle ore 18, il capo della protezione civile Angelo Borrelli ha fatto il punto sulla diffusione del nuovo coronavirus (Sars-cov-2) in Italia.
I dati diffusi dalla protezione civile, anche se utili, vanno letti con cautela. A volte mancano quelli di una o più regioni, e soprattutto non sono omogenei, cioè i criteri con cui sono raccolti non sono gli stessi in tutte le regioni.
L’Inail ha presentato il suo documento tecnico sulla fase 2, con le misure di contenimento e prevenzione nei luoghi di lavoro. Prevede l’uso della mascherina chirurgica per tutti i lavoratori che condividono spazi comuni e raccomanda, quando possibile, di continuare a ricorrere allo smart working.
I medici del lavoro hanno chiesto alle istituzioni di essere autorizzati a fare tamponi e test sierologici sui lavoratori per far ripartire in sicurezza le aziende. L’obiettivo è verificare precocemente se un lavoratore è affetto da covid-19.
Quest’estate in Italia dovrebbe cominciare la sperimentazione sugli esseri umani di un vaccino messo a punto dal consorzio composto dall’azienda ReiThera di Pomezia, dalla tedesca Leukocare e dalla belga Univercells.
I medici morti dall’inizio dell’epidemia sono 148. I farmacisti morti sono 13.
La pandemia erode i risparmi di milioni di italiani
A quasi due mesi dall’inizio del lockdown in tutta Italia, le misure decise dal governo stanno mettendo a dura prova “la tenuta delle famiglie e delle persone che hanno pochi risparmi a cui attingere e si trovano, da un giorno all’altro, senza uno stipendio e protezione sociale adeguata”. È la constatazione del ricercatore Salvatore Morelli su Lavoce.info.
Morelli ha analizzato i risparmi delle famiglie italiane, sia in termini storici sia in rapporto ad altri paesi. Considerando il tasso di risparmio, nel 1995 l’Italia si collocava al primo posto fra i paesi dell’Ocse: “Il 16 per cento del reddito totale disponibile annuale non veniva consumato, ma risparmiato”. Lo studioso avverte che non è più così: “Già nel 2008 il tasso di risparmio era sceso all’8 per cento”. La crisi cominciata nel 2008 ha peggiorato la situazione: “Nel 2018 il tasso di risparmio era uno dei più bassi tra i paesi economicamente avanzati, pari al 2,5 per cento”. La media nell’eurozona è del 6 per cento.
La pandemia rischia di aggravare il quadro, costringendo molti a mettere mano ai propri risparmi. Il problema, secondo Morelli, è che tanti non ne hanno a sufficienza. In Italia i “dieci milioni di persone più povere possiedono in media circa 300 euro di risparmi. (…) Anche assumendo che le dichiarazioni nell’Indagine (della Banca d’Italia, ndr) sottostimino di circa tre volte i risparmi effettivi a disposizione, la cifra salirebbe a circa 900 euro pro capite”. Soldi che non basterebbero a coprire una spesa minima mensile di 760 euro, indicata dall’Istat come la soglia della povertà.
Milioni di persone rischiano la fame a causa della pandemia
Secondo il Programma alimentare mondiale (Wfp) delle Nazioni Unite la pandemia sta provocando una crisi alimentare di proporzioni mai viste nei paesi più vulnerabili del mondo. Complessivamente, entro la fine dell’anno 265 milioni di persone in più potrebbero ritrovarsi a soffrire la fame, avverte il rapporto annuale sulle crisi alimentari pubblicato dall’agenzia. C’è “la possibilità reale che le conseguenze economiche della pandemia facciano più vittime del virus stesso”, ha dichiarato il direttore esecutivo David Beasley, secondo cui nei prossimi mesi potremmo assistere a “diverse carestie di proporzioni bibliche”.
Mentre nei paesi ricchi la produzione e la distribuzione del cibo sono ampiamente automatizzate e hanno potuto continuare a funzionare nonostante le restrizioni, nei paesi poveri dipendono molto più dal lavoro manuale e rischiano di interrompersi, spiega il New York Times. La perdita delle rimesse degli emigrati, il crollo del turismo e il blocco di molte attività hanno privato milioni di persone delle loro fonti di reddito, spingendole sotto la soglia di sussistenza.
In diverse aree di conflitto la distribuzione degli aiuti umanitari è stata ostacolata o sospesa, e i campi profughi rischiano di rimanere senza provviste. In Africa orientale la pandemia sta ostacolando gli sforzi per affrontare la peggior invasione di locuste degli ultimi decenni, e arriva dopo un anno segnato dalla siccità e dalle alluvioni. Inoltre la chiusura delle scuole ha privato milioni di bambini dei pasti serviti dalle mense scolastiche, che in molti paesi sono un sostegno importante contro la denutrizione.
Anche al di fuori dei paesi più poveri la disparità nell’accesso ai generi alimentari sta creando forti tensioni sociali, come nelle favelas dell’America Latina, che sono spesso ignorate dalle misure di sostegno e dalle distribuzioni di cibo organizzate dalle autorità.
A Città del Capo, in Sudafrica, sono sempre più frequenti le notizie di attacchi contro negozi e camion per rubare generi alimentari, riferisce la Reuters.
È il momento giusto per imparare a riconoscere il canto degli uccelli
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— The Guardian (@guardian) ?
Mentre le città sono diventate miracolosamente silenziose, e il rumore del traffico e degli aerei ormai è un ricordo lontano, molte persone hanno cominciato a notare un nuovo suono: il canto degli uccelli.
Grazie alla primavera, inoltre, si può sentire il canto di molte specie diverse: il Guardian dà qualche consiglio su come organizzarsi per dedicarsi a questo passatempo – inedito per molti abitanti delle città – e un sito aiuta a distinguere i diversi suoni attribuendoli alla specie giusta.
La fuga di migliaia di afgani dall’Iran
La diffusione del nuovo coronavirus ha causato un rovesciamento paradossale dei flussi migratori tra l’Afghanistan e l’Iran. Dal 1 gennaio all’11 aprile, scrive il New York Times citando i dati dell’Organizzazione internazionale per le migrazioni, 243mila afgani sono tornati nel loro paese dall’Iran. Molti avevano abbandonato le loro case negli anni precedenti per via della guerra o in cerca di opportunità di lavoro migliori nel paese vicino.
L’Iran è stato uno dei primi paesi del Medio Oriente a registrare un alto numero di contagi e di vittime per il covid-19, e la paura del contagio ha spinto migliaia di afgani a rientrare. In un mercoledì di marzo 11.627 persone hanno varcato il confine iraniano per tornare nella provincia afgana di Herat, mentre la media è di 2.500 al giorno.
1. Here's our %3Ca href=%22https://twitter.com/NYTmag?ref_src=twsrc%255Etfw%22%3E@NYTmag%3C/a%3E piece from Herat: what happens when the pandemic comes to a country mired in armed conflict, political instability, and deep poverty?%3Cbr%3E%3Cbr%3EPhotographs: %3Ca href=%22https://twitter.com/kianahayeri?ref_src=twsrc%255Etfw%22%3E@kianahayeri%3C/a%3E%3Cbr%3E%3Cbr%3E(I'll be sharing some observations & field notes in this thread later)%3Ca href=%22https://t.co/HiBIWoO8dx%22%3Ehttps://t.co/HiBIWoO8dx%3C/a%3E
— Mujib Mashal (@MujMash) ?
Nonostante i tentativi di imporre il distanziamento e migliorare le condizioni igieniche, “le autorità locali afgane si preparano, con le scarse risorse a loro disposizione, non solo ad affrontare un’impennata delle morti per covid-19 ma anche alle conseguenze economiche della chiusura dei negozi e degli uffici pubblici”. Abdul Qayum Rahimi, governatore della provincia di Herat fino alla prima settimana di aprile, ha detto al New York Times: “La guerra è stata un colpo per l’economia, ma i combattimenti non avevano fermato i commerci. Il virus invece ha bloccato tutto”.
Non sono solo le fasce più povere della popolazione a essere vulnerabili. Circa quaranta persone che lavorano nel palazzo presidenziale sono risultate positive al virus, e il presidente Ashraf Ghani si è messo in isolamento volontario.
Secondo la rete locale Tolo News, l’Afghanistan ha registrato 1.226 contagi, con 40 morti.
Negli Stati Uniti la seconda ondata di contagi potrebbe fare più danni della prima
Secondo Robert Redfield, direttore dei Centri per la prevenzione e il controllo delle malattie (Cdc, la massima autorità sanitaria degli Stati Uniti), la seconda ondata di contagi di nuovo coronavirus potrebbe fare più danni della prima.
Il 22 aprile Redfield ha spiegato che i rischi saranno maggiori perché la seconda ondata di Sars-cov-2 coinciderà con l’influenza stagionale. “Il sistema sanitario statunitense sarebbe messo a dura prova”, ha detto. Poi ha ribadito l’importanza di fare i vaccini contro l’influenza stagionale. “Significa fare in modo che negli ospedali ci sia un posto letto libero in caso vostra madre o vostra nonna dovessero ammalarsi di covid-19”.
Al momento gli Stati Uniti contano 850mila contagiati e 47mila morti.
Il parere dei Cdc arriva in un momento di tensioni politiche sulla riapertura delle attività economiche, la cosiddetta fase due. Il presidente Trump e la maggior parte dei governatori repubblicani spingono per far ripartire l’economia, almeno parzialmente, entro la prima settimana di maggio. Questo contro il parere degli esperti, compresi gli scienziati che consigliano la Casa Bianca, secondo cui prima di riaprire gli Stati Uniti dovrebbero dotarsi di un sistema di test a tappeto e tracciamento dei potenziali contagiati.
Brutte notizie
Anche se New York, la città più colpita, sembra essere uscita dalla fase peggiore, le notizie che arrivano da tutto il paese non sono incoraggianti. Il 20 aprile la California ha registrato il più alto incremento giornaliero nel numero di casi da quando è cominciata l’emergenza, mentre il New Jersey, lo stato più colpito dopo New York, ha avuto il maggiore incremento giornaliero nel numero di morti. A questo si aggiunge il fatto che il virus si sta diffondendo rapidamente negli stati del sud (anche in quelli che stanno per allentare le misure di contenimento, come la Georgia) che nella maggior parte dei casi non sono preparati a gestire un’emergenza sanitaria. Per questo molti amministratori locali in quegli stati si oppongono ai piani per la riapertura.
Altre notizie dagli Stati Uniti:
Il Ramadan durante l’epidemia e l’isolamento
La maggioranza dei musulmani praticanti vivrà il prossimo mese in isolamento o in modo meno sociale del solito. Non era scontato. La pandemia sfida i princìpi di tutte le religioni e le fedi. L’opinione di Pierre Haski.
Dopo la Pasqua ebraica e quella cristiana, ora tocca ai musulmani di tutto il mondo vivere il Ramadan in un contesto segnato dal virus e dall’isolamento. Il Ramadan, che comincerà la notte del 23 aprile e durerà un mese, è un evento collettivo cruciale.
Le notizie di stamattina sul coronavirus
Scelte dalla redazione di Good Morning Italia
L’Europa al bivio
Oggi alle 15 si riunisce in videoconferenza il Consiglio europeo straordinario sull’emergenza covid-19. I leader europei prenderanno in esame le tre misure per il sostegno finanziario approvate dall’Eurogruppo: Mes, Bei e fondo Sure. Si confronteranno poi sul varo di un Recovery fund dando probabilmente il mandato alla Commissione Ue di formulare i dettagli entro fine mese (Bloomberg).
La vigilia Secondo indiscrezioni la presidente Ue sarebbe pronta a mettere in campo una proposta da 1,6 trilioni di euro (Ansa).
Le posizioni La proposta francese è di un fondo temporaneo con garanzie comuni, per prestiti a lunga scadenza. Parigi condivide con l’Italia la proposta di finanziamento con bond comunitari, che può essere accettata anche dalla Germania. La Spagna immagina uno strumento finanziato con un debito perpetuo della Ue (Il Post).
Paracadute bancario La Bce ha deciso di abbassare fino a settembre 2021 i requisiti minimi di qualità del credito per le operazioni di rifinanziamento delle banche europee. Saranno accettati titoli fino a un rating BB, se fino al 7 aprile era pari a BBB- o superiore (Sole 24 Ore).
I fronti di Donald
Verso il 4 luglio Nonostante la pandemia Trump ha promesso che sarà celebrato il giorno dell’Indipendenza. Il virologo della task force Usa Anthony Fauci si è detto certo che ci sarà una nuova ondata di contagi in autunno (Yahoo).
In affanno Le vendite al dettaglio negli Stati Uniti sono calate dell’8,7 per cento a marzo, il peggior risultato di sempre, e gli analisti si aspettano un crollo dei consumi del 17 per cento nel primo trimestre (Agi).
Verso la riapertura
Dal 4 maggio in Italia potranno riaprire la manifattura e le costruzioni, per un totale di 2,7 milioni di addetti. Consentiti gli spostamenti entro i confini regionali e solo per motivi di necessità. I negozi al dettaglio potrebbero aprire da metà maggio. Sono alcune delle anticipazioni sul piano per la fase 2 della task force guidata da Vittorio Colao, illustrati ieri al governo (Corriere). Il premier Giuseppe Conte ha poi presentato le linee guida alle parti sociali e agli enti locali (Sky TG24).
Prossimi passi Il consiglio dei ministri è stato rinviato a oggi: sul tavolo il Def e lo scostamento di bilancio da 50-55 miliardi per finanziare il decreto aprile (Adnkronos). Sul decreto Cura Italia il governo ha posto la questione di fiducia alla camera (Il Messaggero).
Decreto aprile Due mensilità garantite agli autonomi e 12 miliardi di liquidità per le imprese: sono le novità del decreto illustrate dal ministro dello sviluppo economico, Stefano Patuanelli (Ansa).
In aiuto Per il cinema e lo spettacolo il ministro Dario Franceschini ha annunciato 20 milioni di euro in arrivo e un bonus turismo (Affari Italiani). In un’intervista a La Stampa il commissario Ue annuncia un piano da 300 miliardi per il settore turistico.
Libertà di culto In un’intervista ad Avvenire la ministra dell’interno Luciana Lamorgese annuncia che riprenderanno presto i funerali.
Il paese che arranca L’agenzia Fitch stima per il Pil italiano un calo dell’8% nel 2020, cui seguirà un +3,7 per cento nel 2021 (Rainews). In Italia ordinativi e fatturato hanno già iniziato a soffrire a febbraio (Repubblica).
I nuovi poveri Dieci milioni di italiani, un quinto degli adulti totali, sono a un gradino dalla povertà assoluta: il dossier di Repubblica.
Numeri in calo
In Italia ieri si è registrato il record di guariti dal covid-19, quasi tremila in un giorno. Si allevia la pressione sulle terapie intensive, ma con 437 vittime nelle ultime ore il totale supera i 25 mila decessi (Repubblica). Iniziano oggi i test sierologici in alcune delle province più colpite della Lombardia (Corriere).
Immuni Il Copasir approfondirà le questioni di sicurezza dell’app Immuni con i ministri e i vertici del Dipartimento delle informazioni per la sicurezza. Per il garante della Privacy, Antonello Soro, sarebbe utile solo in caso di tamponi immediati ai potenziali infetti (Sole 24 Ore).
Nel mondo
I malati di coronavirus sono oltre 2,6 milioni e le vittime 182 mila (Guardian). Gli Usa sono sempre primi, con 847 mila diagnosi e 46.600 morti. Mentre alcuni Stati americani pianificano la riapertura, gli esperti mettono in guardia su una seconda ondata di contagi (Usa Today). L’amministrazione ha annunciato un piano per coprire le spese degli americani senza assicurazione sanitaria (Ap).
Focolaio europeo In Europa preoccupa la situazione del Regno Unito, che ha superato le 18mila vittime e i 133 mila positivi. Per il ministro Dominic Raab “la curva è in discesa” (The Times). Il parlamento spagnolo ha approvato il lockdown fino al 10 maggio (El País).
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