La guerra di Putin sconvolgerà il mondo
Gli obiettivi precisi dell’esercito russo devono ancora emergere. Ma è già chiaro che non si tratta di un attacco limitato alle regioni dell’Ucraina orientale, scrive Gideon Rachman sul Finacial Times.
La Russia ha alzato la tensione anche con dei video falsi
Nelle settimane precedenti l’invasione, la Russia e i separatisti filo-russi erano stati accusati dagli Stati Uniti di diffondere dei video di propaganda falsi.
“Mosca ha una lunga esperienza in questo. Non sorprende”, ha detto al Guardian Elliot Higgins, fondatore del sito investigativo Bellingcat. “Quello che sorprende è che non sono migliorati nella fattura. In un certo senso sono peggiorati”.
In questi filmati vengono mostrate violenze e attacchi attribuiti all’esercito ucraino. In realtà, secondo Washington, sono delle “messe in scena” che servivano per accusare Kiev di sabotaggio e alzare la tensione nei confronti del paese tra i cittadini russi. Il video di Le Monde.
Più di cento firme contro la guerra raccolte tra scienziate e scienziati dell’Accademia delle scienze russa, giornalisti e giornaliste scientifiche
L’incipit della lettera pubblicata da Trv-Science:”Noi, scienziati e giornalisti scientifici russi, esprimiamo una forte protesta contro le ostilità lanciate dalle forze armate del nostro paese sul territorio dell’Ucraina. Questo passo fatale porta a enormi perdite umane e mina le basi del sistema consolidato di sicurezza internazionale. La responsabilità di scatenare una nuova guerra in Europa spetta interamente alla Russia. Non c’è una giustificazione razionale per questa guerra. I tentativi di usare la situazione nel Donbass come pretesto per lanciare un’operazione militare non ispirano alcuna fiducia. È chiaro che l’Ucraina non rappresenta una minaccia per la sicurezza del nostro paese. La guerra contro di essa è ingiusta e francamente insensata. L’Ucraina è stata e rimane un paese a noi vicino. Molti di noi hanno parenti, amici e colleghi scientifici che vivono in Ucraina. I nostri padri, nonni e bisnonni hanno combattuto insieme contro il nazismo”.
Dozens of %3Ca href=%22https://twitter.com/hashtag/Russia?src=hash&ref_src=twsrc%255Etfw%22%3E#Russia%3C/a%3E scientists and scientific journalists have signed an open letter denouncing the military operation in %3Ca href=%22https://twitter.com/hashtag/Ukraine?src=hash&ref_src=twsrc%255Etfw%22%3E#Ukraine%3C/a%3E and calling for respect of souvernity of Ukraine and end of agression. ”Make Science No War” they say. %3Ca href=%22https://twitter.com/hashtag/%25D0%259D%25D0%25B5%25D1%2582%25D0%2592%25D0%25BE%25D0%25B9%25D0%25BD%25D0%25B5?src=hash&ref_src=twsrc%255Etfw%22%3E#%D0%9D%D0%B5%D1%82%D0%92%D0%BE%D0%B9%D0%BD%D0%B5%3C/a%3E %3Ca href=%22https://t.co/xRUJmSsSWk%22%3Ehttps://t.co/xRUJmSsSWk%3C/a%3E
— Sacha Koulaeva (@Sacha_Koula) ?
La polizia russa arresta chi espone cartelli contro la guerra.
“Singole persone che espongono cartelli come questo contro la guerra stanno spuntando nelle città di tutta la Russia. Non è molto, ma vengono arrestate quasi immediatamente. Ecco Sofya Rusova, copresidente del Sindacato dei giornalisti della Russia. Nel cartello c’è scritto ‘La guerra con l’Ucraina è la disgrazia della Russia’. Queste manifestazioni sembrano poca cosa, ma chi partecipa rischia l’arresto”, racconta il giornalista Kevin Rothrock, direttore di Meduza.
Anti-war solo pickets like this are popping up in cities across Russia. It%E2%80%99s not much but they%E2%80%99re arrested almost immediately, often upon leaving their homes when the cops know to expect them. Here%E2%80%99s Sofya Rusova, co-chair of Russia%E2%80%99s Trade Union of Journalists. %3Ca href=%22https://t.co/5NVqdGyhFy%22%3Epic.twitter.com/5NVqdGyhFy%3C/a%3E
— Kevin Rothrock (@KevinRothrock) ?
Una manifestazione contro la guerra a Novosibirsk.
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— Ярость и Мультифора (@hellpad) ?
Il punto alle 14.30
Le parole del giornalista e premio Nobel per la pace Dmitrij Muratov
L’edizione del 25 febbraio del giornale indipendente russo Novaja Gazeta uscirà in due lingue, russo e ucraino. In un video condiviso sui social network, il direttore Dmitrij Muratov, premio Nobel per la pace, ha condannato l’invasione russa dell’Ucraina, esprimendo il senso di vergogna e il dolore provato da tutta la redazione: “Solo un movimento russo contro la guerra può salvare la vita su questo pianeta”, ha detto Muratov.
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— Новая Газета (@novaya_gazeta) ?
Le bandiere su Facebook non fermano i proiettili
Un commento dal sito bulgaro fakti.bg:
“Ci daremo una pacca sulla spalla e diremo che abbiamo usato tutti i mezzi diplomatici a nostra disposizione. Ma adesso l’Ucraina è sola. Come la Cecoslovacchia nel 1938 e la Polonia nel 1939. Metteremo la bandiera dell’Ucraina sulle nostre foto del profilo, ma le bandiere su Facebook non fermano i proiettili, né portano indietro i bambini uccisi. Davanti ai nostri occhi si sta consumando una tragedia. Durerà per settimane o mesi, e poi svanirà”.
Dalla Russia le voci che si oppongono alla guerra
Un post di Lilia Shevtsova, giornalista e politologa:
“Questa è una follia? Sì, follia. Non credevamo fosse possibile. Ci siamo nascosti dietro la speranza che tutto si sarebbe risolto. Dopotutto, anche logicamente, la guerra con l’Ucraina minerà il benessere e il futuro proprio di coloro che sono riusciti ad arrivare al vertice. Dopotutto, si condannano a essere trattati come lebbrosi! Dopotutto, non c’è un’inevitabilità in questa guerra! Abbiamo perso tempo scrivendo ciò che poteva e non poteva accadere. Nelle nostre previsioni, la guerra non era l’opzione principale. Si scopre che abbiamo sottovalutato ciò a cui portano la rabbia, l’odio e il piacere della vendetta. Non abbiamo capito dove porta la nostra indifferenza. Noi russi ora siamo tutti responsabili del sangue ucraino versato e della sofferenza ucraina”.
Un appello dei giornalisti russi
Una ventina di giornalisti russi di diverse testate giornalistiche ha firmato una lettera aperta in cui denunciano l’operazione militare in Ucraina. La lettera è apparsa sul canale Telegram della corrispondente del quotidiano Kommersant Elena Černenko.
“Noi, corrispondenti dei mezzi di comunicazione russi ed esperti che scriviamo sulla politica estera russa, condanniamo l’operazione militare lanciata dalla Federazione Russa in Ucraina. La guerra non è mai stata e non sarà mai un metodo per risolvere i conflitti e non c’è alcuna giustificazione per questo”.
Attacco all’Ucraina
Il mondo sta precipitando in un conflitto difficilmente risanabile e molto pericoloso, scrive Pierre Haski.
La reazione europea
L’intervento della presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen: “Chiediamo alla Russia di mettere immediatamente fine alla violenza e di ritirare le sue truppe dal territorio dell’Ucraina. In queste ore buie, l’Unione europea è al fianco dell’Ucraina e della sua popolazione”.
We call on Russia to immediately stop the violence and to withdraw its troops from Ukraine's territory.%3Cbr%3E%3Cbr%3EIn these dark hours, the European Union stands together with Ukraine and its people.%3Cbr%3E%3Cbr%3ERead full President %3Ca href=%22https://twitter.com/vonderleyen?ref_src=twsrc%255Etfw%22%3E@vonderleyen%3C/a%3E's speech %E2%86%92 %3Ca href=%22https://t.co/v8RIHNi8nJ%22%3Ehttps://t.co/v8RIHNi8nJ%3C/a%3E
— European Commission 🇪🇺 (@EU_Commission) ?
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