I paesi baltici riaprono le loro frontiere interne

Dal 15 maggio è nuovamente possibile spostarsi liberamente tra Estonia, Lettonia e Lituania. Chiunque non abbia viaggiato al di fuori dei tre paesi per almeno 14 giorni, non sia risultato infetto e non sia entrato in contatto con un positivo può muoversi senza restrizioni da uno stato all’altro. Chi arriva da un altro paese invece dovrà restare in isolamento per 14 giorni.

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I tre paesi baltici, che sono stati tra i meno colpiti dall’epidemia in Europa e hanno registrato complessivamente meno di 150 morti, sono i primi a eliminare le restrizioni alle frontiere dal 16 marzo, quando è stato deciso di proibire tutti gli spostamenti non essenziali tra i paesi dell’area Schengen.

Il blocco è stato prorogato fino al 15 giugno, ma la settimana scorsa la Commissione europea ha proposto tra le soluzioni per il ripristino della libertà di movimento la creazione di “bolle” composte da paesi con lo stesso “profilo di rischio” legato all’epidemia, all’interno dei quali sia possibile viaggiare liberamente.

Austria e Germania hanno già cominciato a ridurre gradualmente i controlli alla loro frontiera. Finlandia e Polonia hanno chiesto di essere aggiunte alla bolla baltica. Anche paesi turistici con pochi contagi, come Croazia e Grecia, stanno trattando con alcuni stati per permettere l’arrivo dei loro cittadini in tempo per la stagione estiva.

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