La proposta della Commissione europea per il piano di rilancio
Il 27 maggio la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen ha presentato al parlamento europeo le sue proposte per un piano di rilancio per aiutare l’economia europea a superare la crisi causata dal nuovo coronavirus. La proposta della Commissione prevede di istituire un fondo del valore complessivo di 750 miliardi di euro, composto da 500 miliardi di finanziamenti a fondo perduto e 250 miliardi di prestiti. A ricevere la parte più consistente degli aiuti sarebbero Italia e Spagna, i paesi più colpiti dalla pandemia.
Una parte dei fondi dovrebbe essere raccolta attraverso l’emissione di debito comune, che dovrebbe essere ripagato entro il 2058. La Commissione ha elencato tre proposte per ripagare il debito: una carbon tax sulle emissioni di gas serra, una tassa sui profitti delle aziende di internet e una tassa sulla plastica non riciclata.
La Commissione propone inoltre di espandere il bilancio dell’Unione per il periodo 2021-2027 fino a 1.100 miliardi di euro, portando così i fondi complessivamente disponibili per i piani di rilancio a 1.850 miliardi di euro.
Il piano dovrà essere approvato dai 27 stati europei, e i negoziati si annunciano complessi. La proposta di mettere a disposizione 500 miliardi di finanziamenti a fondo perduto raccolti attraverso l’emissione di titoli europei era stata avanzata da Germania e Francia il 18 maggio. L’idea però era stata subito contestata da Austria, Danimarca, Svezia e Paesi Bassi, che si oppongono all’indebitamento comune e hanno avanzato una proposta alternativa che prevede di offrire ai paesi in difficoltà 500 miliardi di prestiti a tassi agevolati.
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