Gli Stati Uniti hanno ricominciato a rilasciare visti di studio ai cittadini cinesi e a giugno il numero ha raggiunto i livelli precedenti alla pandemia, scrive il South China Morning Post. “Per i circa 370mila studenti cinesi negli Stati Uniti l’estate del 2020 era stata segnata da varie difficoltà”, scrive SupChina. “La pandemia aveva reso i viaggi tra la Cina e l’America complicati e costosi ed entrambi i paesi avevano imposto delle restrizioni d’emergenza; il presidente statunitense in carica all’epoca, Donald Trump, si accaniva contro ‘la peste cinese’, insistendo con una retorica razzista che ha fatto aumentare i crimini d’odio contro le persone di etnia cinese; Trump a maggio aveva firmato un decreto con cui ordinava l’espulsione di circa mille studenti legati anche solo in modo vago all’esercito cinese. L’aumento dei visti rilasciati agli studenti cinesi farà piacere a Pechino, ma il decreto rimane in vigore, così come le restrizioni per i membri del partito comunista cinese e i loro familiari”.
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Questo articolo è uscito sul numero 1424 di Internazionale, a pagina 26. Compra questo numero | Abbonati