Le perdite più difficili che affrontiamo – alcune delle quali sono abbastanza forti da eclissare la fine delle storie d’amore più importanti – sono quelle in cui finisce un’amicizia. Non è un tema molto analizzato nella musica mainstream. Tuttavia, il quinto album in studio del cantautore e produttore James Blake lo analizza a fondo. A differenza della gioiosa scoperta di sé del disco precedente, Assume form, dove le sue ferite venivano in qualche modo guarite grazie alle meraviglie dell’amore, stavolta Blake si ritrova a sguazzare nel dolore. Usa ancora i suoi tipici trucchi, ma abbraccia strutture più semplici e il linguaggio dell’rnb elettronico. L’album comincia con il brano Famous last words, che riassume i temi principali del lavoro, ritraendo Blake come esasperato e ferito. Su un tappeto di sintetizzatori minacciosi, Blake si lamenta per come “avrebbe dovuto lasciar perdere” qualcuno con cui aveva un rapporto tossico. Friends that break your heart è James Blake nella sua versione più essenziale e potrebbe anche essere considerato il suo album più accessibile di sempre. Per alcuni potrebbe sembrare un po’ troppo lontano dall’elettronica più sperimentale degli esordi, eppure Blake ha trovato un modo brillante per essere ancora non convenzionale e al tempo stesso accessibile.
Jt Early, Beats per Minute
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Questo articolo è uscito sul numero 1431 di Internazionale, a pagina 94. Compra questo numero | Abbonati