Il 17 ottobre, per la seconda notte consecutiva, centinaia di manifestanti hanno partecipato a un sit-in a Khartoum chiedendo che i militari rovescino il governo guidato da Abdallah Hamdok. Dalla rivolta popolare che nel 2019 ha messo fine alla dittatura di Omar al Bashir, il paese è guidato da un esecutivo di transizione di cui fanno parte militari e civili. Secondo il quotidiano Al Taghreer, il Sudan sta attraversando “il momento più difficile nella transizione verso la democrazia”. La crisi politica nell’est del paese, l’anarchia nella capitale e gli ostacoli alla produzione di petrolio nell’ovest sembrano mosse orchestrate per “strangolare il potere civile e favorire l’ascesa dei militari”.
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Questo articolo è uscito sul numero 1432 di Internazionale, a pagina 25. Compra questo numero | Abbonati