Il film di Audrey Diwan, classe 1980, parla di aborto, un argomento che, con una nuova legge in Texas che riduce notevolmente i diritti delle donne, suona attuale. Ma al di là di questo L’événement, tratto dal romanzo di Annie Ernaux L’evento (L’Orma 2019) e vincitore del Leone d’oro alla Mostra del cinema di Venezia, ha la forma semplice e radicale di un diario filmato, con inquadrature serrate sulla protagonista. Roba da grandi film, se l’interprete è eccellente, come in effetti è Anamaria Vartolomei. La giovane attrice veste i panni di Anne, studente di lettere di origini modeste che si ritrova incinta e vuole interrompere la gravidanza, all’inizio degli anni sessanta, quando l’aborto in Francia era ancora illegale. Non sa a chi rivolgersi e neanche con chi parlare. È costretta a inghiottire il suo dolore, in silenzio. Travolgente. Con la camera piazzata alle sue spalle non vediamo Anne, soffriamo insieme a lei. Clarisse Fabre, Le Monde
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Questo articolo è uscito sul numero 1434 di Internazionale, a pagina 86. Compra questo numero | Abbonati