Brema, Germania (Assanimoghaddam, picture alliance/Getty)

“Gruppi di operatori sanitari e volontari di organizzazioni umanitarie stanno vaccinando migliaia di marinai in più di duecento porti in tutto il mondo, assicurando protezione dal covid-19 a una categoria di lavoratori finora largamente trascurata dalle autorità”, scrive il Wall Street Journal. Dopo l’esplosione della pandemia e delle conseguenti restrizioni decise dai governi, molti marinai sono stati costretti a restare sulla nave a lungo, senza poter vedere le loro famiglie e gli amici. Oggi stanno finalmente ricevendo il vaccino. “Non ci sono cifre ufficiali sui marinai vaccinati negli ultimi mesi”, continua il quotidiano statunitense. “Solo ora migliaia di dosi sono state messe a disposizione della categoria. Ad agosto, per esempio, il porto di Rotterdam, nei Paesi Bassi, ha annunciato la fornitura di diecimila vaccini per gli equipaggi di tutte le imbarcazioni impegnate in mare”. Secondo l’International chamber of shipping, la principale organizzazione marittima mondiale, più della metà degli 1,7 milioni di marinai proviene da paesi in via di sviluppo ed emergenti, come le Filippine, l’Indonesia e l’India, dove le campagne di vaccinazione della popolazione sono molto indietro. Una situazione non più sostenibile, visto che i lavoratori del mare assicurano il funzionamento di buona parte del commercio mondiale: un focolaio di covid-19 a bordo di una o più imbarcazioni è in grado di rallentare la catena globale delle forniture. ◆

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Questo articolo è uscito sul numero 1434 di Internazionale, a pagina 109. Compra questo numero | Abbonati