A gennaio Connie Chong e Melanie Lim, madre e figlia che abitano a Sydney, in Australia, sono state arrestate perché stavano importando dalla Cina una sostanza definita “sospetta” dalla polizia di frontiera. Un test rapido aveva dato un risultato positivo per “droghe illegali”. Ad aprile però gli agenti hanno chiesto un’analisi più approfondita. I risultati sono arrivati a luglio e hanno scagionato le donne, che intanto erano rimaste in carcere, accusate di traffico internazionale di stupefacenti. Ora stanno facendo causa al governo per danni. La busta conteneva del tè allo zenzero, che Chong e Lim importavano in Australia per venderlo online.
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Questo articolo è uscito sul numero 1434 di Internazionale, a pagina 96. Compra questo numero | Abbonati