Il 16 novembre nella capitale ugandese Kampala due esplosioni simultanee, una vicino al parlamento, l’altra al commissariato centrale di polizia, hanno causato almeno tre morti e 36 feriti, scrive il quotidiano Daily Monitor. Gli attacchi sono stati compiuti da tre attentatori suicidi che viaggiavano a bordo di due moto. In città sono stati trovati altri ordigni non esplosi e un quarto attentatore è stato arrestato. Nelle ore successive gli attacchi sono stati rivendicati dal gruppo Stato islamico (Is). La polizia li aveva da subito attribuiti alle Forze democratiche alleate, una milizia ugandese affiliata all’Is. ◆
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Questo articolo è uscito sul numero 1436 di Internazionale, a pagina 30. Compra questo numero | Abbonati