Il 15 novembre la Royal Dutch Shell ha annunciato che riorganizzerà la sua complessa struttura societaria, divisa tra i Paesi Bassi e il Regno Unito, spostando la sede centrale e la residenza fiscale dall’Aja a Londra, scrive il Financial Times. La ristrutturazione prevede anche che il colosso energetico accorci il suo nome, eliminando Royal Dutch e lasciando solo Shell. Il piano, che sarà votato dagli azionisti a dicembre, arriva mentre l’azienda sta subendo forti pressioni dagli investitori e dai gruppi ambientalisti per la sua politica sulle emissioni di anidride carbonica, considerata poco coraggiosa. Il cambio di residenza, spiega il quotidiano britannico, sembra fatto apposta per tenere buoni gli azionisti: mentre la Shell cerca un modello aziendale più verde e quindi investe meno nel petrolio, nelle loro tasche arriveranno più soldi grazie ai prezzi più alti dell’energia e soprattutto grazie alla nuova struttura incentrata sul Regno Unito, che permetterà di evitare i limiti sul riacquisto di azioni proprie. ◆
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Questo articolo è uscito sul numero 1436 di Internazionale, a pagina 108. Compra questo numero | Abbonati