Cinque ceppi linguistici euroasiatici potrebbero avere un’origine comune. Secondo un nuovo studio – basato su dati linguistici, archeologici e genetici – le lingue tunguse, il mongolo, il turco, il giapponese e il coreano potrebbero derivare da un unico idioma. I ricercatori pensano che la lingua originaria fosse parlata in epoca preistorica nel nordest dell’attuale Cina, lungo il fiume Liao. Alcuni siti archeologici nel bacino del fiume suggeriscono che sarebbe stata sviluppata da una popolazione di agricoltori insieme alla coltivazione del miglio, all’allevamento di maiali e cani, e alla produzione tessile. Lo sviluppo dell’agricoltura avrebbe poi favorito la diffusione della lingua in Asia occidentale, settentrionale e orientale. È stato invece escluso che uno stile di vita legato alla pastorizia abbia avuto un ruolo. I ricercatori hanno confrontato le parole usate in agricoltura, tra cui campo e semina, trovando una radice comune tra i vari ceppi linguistici. Finora queste somiglianze erano attribuite agli scambi culturali tra popolazioni. I ricercatori non sono però riusciti a estrarre del dna preistorico, che avrebbe potuto rafforzare la loro ipotesi. ◆
Internazionale pubblica ogni settimana una pagina di lettere. Ci piacerebbe sapere cosa pensi di questo articolo. Scrivici a: posta@internazionale.it
Questo articolo è uscito sul numero 1436 di Internazionale, a pagina 105. Compra questo numero | Abbonati