Il nuovo muro d’Europa
◆ L’Europa sta scrivendo la sua ennesima vergognosa pagina, facendo in modo che “quei cenci”, per usare le parole di Starnone (Internazionale 1436), non muoiano “davanti alla nostra porta di casa”. L’importante è che restino lontani, così si avalla la decisione del governo di Varsavia di costruire un muro e impedire a ong e giornalisti di svolgere il proprio lavoro. “Chiunque incontri un essere umano sperduto nella foresta, con gli abiti fradici, non può dimenticarlo, persone che per giorni hanno bevuto solo l’acqua delle paludi. Fa male”. Anche noi ci esprimeremmo come l’avvocato polacco citato nell’articolo di Annalisa Camilli se vedessimo quelle persone.
Daniele Baldisserri
Passi avantitroppo piccoli
◆ Dopo aver letto gli articoli sulla conferenza sul clima appena conclusa a Glasgow (Internazionale 1436) mi vengono molte domande, ma una in particolare mi fa pensare: si vuole davvero cercare di limitare l’aumento di temperatura con tutte le perdite economiche che questo comporterebbe? Oppure è più facile temporeggiare mantenendo il sistema attuale nella speranza che, come spesso succede, la scienza ci venga in aiuto? Ormai il piccolo contributo che ognuno di noi dà nella sua vita non basta per cambiare le cose, quindi spero di poter essere testimone di innumerevoli cambiamenti che verranno fatti nei prossimi anni per migliorare questo enorme problema.
Alessandro Bortoluzzi
Il mondo moderno ha le radici in Africa
◆ Ho letto l’impressionante articolo sulla strage d’intere famiglie di contadini in Nigeria (Internazionale 1435) che, insieme all’onesto e necessario articolo di Howard W. French (Internazionale 1436), dà un’idea di come gli occidentali vedano se stessi in relazione alla storia del continente africano. Una storia di sfruttamento smisurato che arriva immutato fino ai giorni nostri.
Giovanni Di Leo
Errata corrige
◆ Su Internazionale 1435 a pagina 50, la frase corretta è “scelse delle citazioni sul quarto potere”, non “scelse delle citazioni del film Quarto potere”. Su Internazionale 1436 a pagina 80, il termine corretto per le osterie istriane è osmize, non ozime.
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Questo articolo è uscito sul numero 1437 di Internazionale, a pagina 14. Compra questo numero | Abbonati