La corte suprema degli Stati Uniti ha cominciato ad ascoltare i pareri delle parti su una legge del Mississippi che vieta l’interruzione di gravidanza dopo la quindicesima settimana di gestazione. La decisione finale arriverà a giugno del 2022, ma a giudicare dai primi interventi i sei giudici conservatori (che sono in maggioranza) sembrano orientati a confermare la legge. “Una decisione di questo tipo potrebbe avere conseguenze per tutto il paese, non solo per il Mississippi”, spiega l’Atlantic. Negli Stati Uniti l’aborto è legale a livello federale grazie a una sentenza (Roe contro Wade) del 1973, ma la questione non è mai stata affrontata al congresso. Da quando fu emessa, la sentenza è stata confermata più volte dalla corte suprema, ma i nuovi equilibri nel massimo organo della giustizia statunitense potrebbero portare al ribaltamento di quel precedente. Se così fosse, ogni stato potrebbe adottare la propria legge sull’aborto, e negli stati più conservatori diventerebbe quasi impossibile interrompere una gravidanza.
Internazionale pubblica ogni settimana una pagina di lettere. Ci piacerebbe sapere cosa pensi di questo articolo. Scrivici a: posta@internazionale.it
Questo articolo è uscito sul numero 1439 di Internazionale, a pagina 31. Compra questo numero | Abbonati