Tutti i dati sui vaccini e sui farmaci per il covid-19 dovrebbero essere messi a disposizione del pubblico in tempi brevi per consentire una valutazione indipendente dei benefici e dei rischi. Lo chiede il British Medical Journal riferendosi ai cosiddetti dati grezzi, raccolti negli studi clinici randomizzati, che le aziende farmaceutiche non sono obbligate a rilasciare. La Pfizer-Biontech ha fatto sapere che risponderà a eventuali richieste nel 2025, due anni dopo la fine dello studio clinico sul suo vaccino, mentre la Moderna lo farà alla fine di quest’anno e l’AstraZeneca nel 2023. Secondo la rivista britannica, anche le agenzie per la sicurezza dei medicinali dovrebbero condividere i dati che hanno esaminato, ovviamente in forma anonima. La Food and drug administration statunitense (Fda), per esempio, ha avuto accesso al dossier completo di 450mila pagine sulla sperimentazione del vaccino Pfizer-Biontech.
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Questo articolo è uscito sul numero 1445 di Internazionale, a pagina 99. Compra questo numero | Abbonati