Il 28 gennaio il National labor relations board (Nlrb), un’agenzia del governo statunitense che si occupa di diritto del lavoro e relazioni sindacali, ha accusato Amazon di “sorvegliare illegalmente e minacciare i lavoratori che stanno cercando di formare una rappresentanza sindacale all’interno del suo magazzino di Staten Island, un distretto di New York”, scrive il Washington Post. Qui l’iniziativa è partita grazie a un piccolo sindacato indipendente, l’Amazon labor union. Non è il primo caso che contrappone l’agenzia al colosso del commercio online. Di recente l’Nlrb aveva chiesto che fosse ripetuto il referendum con cui nel marzo 2021 i lavoratori del magazzino Amazon di Bessemer, in Alabama, avevano respinto la proposta di formare un sindacato. Secondo l’Nlrb, in quell’occasione l’azienda “aveva interferito in modo inopportuno nella votazione”.
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Questo articolo è uscito sul numero 1446 di Internazionale, a pagina 102. Compra questo numero | Abbonati