◆ Le cucine a gas rappresentano un problema piccolo ma concreto per il clima, e anche per la salute. Da uno studio condotto in cinquantatré abitazioni della California, negli Stati Uniti, è emerso che le cucine emettono metano, un gas serra molto potente, anche quando fornelli e forni sono spenti. Le quantità emesse sono ridotte, fino all’1,3 per cento del gas consumato. Tuttavia, moltiplicando il dato per tutte le cucine a gas degli Stati Uniti (circa un terzo del totale) si arriva a emissioni totali annue paragonabili a quelle di 500mila automobili. Le cucine emettono anche ossidi di azoto, che sono inquinanti e pericolosi per la salute, soprattutto quando l’ambiente della cucina è piccolo e poco ventilato.
Il problema, scrive il New York Times, è che molte persone non vogliono rinunciare alle cucine a gas, anche se sono disponibili alternative elettriche, come i piani cottura a induzione. Alcune città statunitensi impongono l’elettrificazione delle cucine nei nuovi appartamenti, ma vari stati si oppongono, incoraggiati dalle aziende del gas. Secondo Grist, alcuni accorgimenti riducono i rischi per la salute. Primo, bisogna controllare che la fiamma sia blu. Se è arancione vuol dire che la combustione è incompleta, e questo aumenta le emissioni di metano e ossidi di azoto. Secondo, bisogna tenere i fornelli puliti e ben centrati. Terzo, bisogna arieggiare regolarmente la cucina. Lo studio non ha considerato case in quartieri a basso reddito, dove le condizioni potrebbero essere peggiori.
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Questo articolo è uscito sul numero 1446 di Internazionale, a pagina 98. Compra questo numero | Abbonati