Negli ultimi dieci anni, attraverso i loro progetti solisti gli Animal Collective hanno continuato a ritagliarsi strade d’avanguardia all’interno del loro percorso pop. Il primo disco insieme dal 2016, intitolato Time skiffs, vede gli sperimentatori di Baltimora deporre le loro credenziali eclettiche. Dopo Painting with (2016) e l’album visuale Tangerine reef (2018), realizzato senza Panda Bear, questo undicesimo disco presenta una serie febbrile di paesaggi sonori accompagnati da testi sotto forma di flusso di coscienza, un po’ come succedeva all’epoca di Strawberry jam e Merriweather post pavilion. Ancora una volta i Beach Boys s’incontrano con i sintetizzatori in brani come Walker e Dragon slayer, mentre inflessioni prog s’insinuano in Passer-by e il Brian Eno di Another green world affiora nel singolo Prester John. Time skiffs ha fatto risorgere l’istinto libero degli Animal Collective.
C. Hamilton-Peach,
The Line of Best Fit
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Questo articolo è uscito sul numero 1447 di Internazionale, a pagina 84. Compra questo numero | Abbonati