In tempi di pandemia e lavoro a distanza il sogno di molte persone è connettersi con l’ufficio da un’isola dell’oceano Pacifico. L’investitore californiano Tim Draper, invece, ha fatto esattamente il contrario. Come racconta la S üddeutsche Zeitung, “Draper continua a vivere regolarmente negli Stati Uniti, ma ha scelto di risiedere virtualmente nella repubblica di Palau. Il miliardario californiano, infatti, è il primo abitante digitale ad aderire al programma di residenze online offerto dallo stato insulare dell’oceano Pacifico. Insomma, è residente a Palau ma non ci ha mai messo piede”. La notizia è stata data direttamente da Surangel Whipps jr., il presidente del piccolo stato di 19mila abitanti che si è reso indipendente dagli Stati Uniti nel 1994.

Secondo il governo locale, sono interessate all’iniziativa altre trecentomila persone. “Palau spera che il progetto aiuti la sua economia, che dipende fortemente dal turismo, messo in crisi dalla pandemia. L’idea è nata grazie all’esplosione delle criptovalute, un settore alla continua ricerca di stati con tasse basse e politici che hanno voglia di puntare sul bitcoin”. Palau collabora con la Cryptic Labs, un’azienda che si occupa di transazioni digitali. La residenza virtuale costa circa 150 dollari e permette di aprire conti bancari online e fondare aziende. “Una manna dal cielo per investitori che in molti paesi si scontrano con la diffidenza sorta intorno alle criptovalute, considerate dalle autorità uno strumento speculativo troppo rischioso”. ◆

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Questo articolo è uscito sul numero 1448 di Internazionale, a pagina 103. Compra questo numero | Abbonati