Prodotto dal batterista James Krivchenia, il nuovo album dei Big Thief è stato registrato in quattro località diverse: nello stato di New York, nel Topanga Canyon, sulle Montagne rocciose e a Tucson, in Arizona. Con un’enfasi sulla libertà e l’esplorazione, la band ha realizzato le registrazioni migliori quasi per caso. Per esempio sulle Montagne rocciose, mentre il gruppo si esercitava per la prima volta sul brano Change, l’ingegnere del suono Dom Monks ha registrato di nascosto le prove e si è reso conto che il pezzo era già perfetto così. Nei boschi dello stato di New York un temporale ha fatto andare via l’elettricità dello studio per diversi giorni. Ma quando la leader della band Adrianne Lenker e il chitarrista Buck Meek hanno finito di scrivere Certainty, hanno deciso di andare avanti lo stesso: la band ha registrato la canzone in acustico su un registratore a cassette a quattre tracce alimentato dal loro minivan, con il basso di Max Oleartchik che passava attraverso un altoparlante bluetooth. Lo spirito di sperimentazione non si ferma qui. Se l’etereo folk dell’album U.F.O.F. e l’indie rock polveroso di Two hands erano due estremità dello spettro sonoro dei Big Thief, Dragon new warm mountain I believe in you si muove su un asse completamente nuovo. La band opta per una produzione lofi e spettrale in Blurred view, esegue un assolo di flauto in No reason e mescola sintetizzatore e chitarra acustica per creare Time escaping. Il punto più alto dell’album, e forse della carriera della band fino a oggi, è Little things. A un certo punto, sembra che la canzone resti sospesa nell’aria, ma all’improvviso le chitarre si alzano ed entra la batteria, riportando tutto nell’orbita poetica e caotica della band.
Ethan Shanfeld, Variety

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Questo articolo è uscito sul numero 1448 di Internazionale, a pagina 90. Compra questo numero | Abbonati