Ruby (Emilia Jones) è una timida adolescente di Gloucester, in Massachusetts. È l’unica udente della sua turbolenta famiglia. Aiuta i suoi genitori (Marlee Matlin e Troy Kotsur) come interprete e ogni giorno prima della scuola dà una mano sul peschereccio di famiglia. È esausta. Da sempre è stata il ponte tra i suoi familiari e il mondo degli udenti. Ma la passione che Ruby ha scoperto di avere per il canto potrebbe diventare la cosa più difficile da capire a casa. Appesantito da una trama estremamente prevedibile, questo remake del film francese La famiglia Bélier rappresenta un’ottima opportunità per apprezzare l’espressività della lingua dei segni. In più di un’occasione e a volte in modo improvviso Sîan Heder sposta il punto di vista su uno dei personaggi sordi (tutti interpretati da attori sordi) permettendoci di sperimentare l’isolamento a volte soffocante di un mondo silenzioso. In momenti come questi, quando gli aspetti da commedia si placano, s’intravedono le potenzialità di un film che avrebbe potuto essere più sorprendente.
Jeannette Catsoulis, The New York Times
Internazionale pubblica ogni settimana una pagina di lettere. Ci piacerebbe sapere cosa pensi di questo articolo. Scrivici a: posta@internazionale.it
Questo articolo è uscito sul numero 1454 di Internazionale, a pagina 88. Compra questo numero | Abbonati