Nessuno è capace di recitare il ruolo del tipo bello ma stupido come Channing Tatum. Ci vuole delicatezza ed è molto più che fare la parte dello stupido e basta. Si tratta di catturare la dolce e offesa disperazione di un uomo che avverte la pressione di dover soddisfare le aspettative rispetto a un certo ideale di mascolinità, ma non sa proprio da che parte cominciare. Con Sandra Bullock, attrice perfetta per interpretare donne brillanti che ancora non sono riuscite a far quadrare il cerchio delle loro esistenze, forma una coppia più o meno perfetta, soprattutto in quella che gli autori hanno proposto come una versione aggiornata di All’inseguimento della pietra verde. Durante un tour di presentazione del suo ultimo libro, Loretta (Bullock), archeologa vedova che ha avuto successo come scrittrice, accompagnata dal modello che compare sulle copertine dei suoi libri (Tatum), è rapita dal rampollo di un magnate dei media, che vuole sfruttarla per trovare un tesoro sepolto in un’isola dell’Atlantico. La deriva della storia può far storcere il naso, ma Bullock e Tatum sono tali professionisti della commedia romantica che non fare il tifo per loro è quantomeno maleducato.
Clarisse Loughrey, Independent
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Questo articolo è uscito sul numero 1457 di Internazionale, a pagina 86. Compra questo numero | Abbonati