Nel cinema le assistenti di volo, da La calda amante a Jackie Brown, sono ideali per cogliere lo spirito del tempo. Da questo punto di vista, il racconto di Julie Lecoustre ed Emmanuel Marre è feroce. Cassandra, 26 anni, lavora per una compagnia low cost e vive in un residence a Lanzarote, in Spagna. Libera come l’aria (senza fidanzati o altri legami), ma costretta a ritmi rigidi, sembra vivere in una costante corsa in avanti, mai però proiettata nel futuro. I due giovani registi, al loro esordio, sono bravissimi a evidenziare contrasti in ogni aspetto della vita della loro protagonista e, nella prima ora di film, a rivelare i meccanismi di un sistema alienante, senza rinunciare a un po’ di umorismo liberatorio e ribelle. Adèle Exarchopoulos è straordinariamente credibile. Sembra molto vicina a se stessa eppure incarna il ritratto di una generazione e inoltre il destino di chiunque sia costretto a mascherare le sue fragilità nel ruolo sociale o professionale. Quando Cassandra finalmente torna in Belgio, a casa della famiglia, c’è un cambio di ritmo che può sconcertare ma che non è affatto incoerente nella lucida e affascinante esplorazione del nostro mondo compiuta dagli autori.
Louis Guichard, Télérama

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Questo articolo è uscito sul numero 1460 di Internazionale, a pagina 92. Compra questo numero | Abbonati