Bernadett Szabo, Reuters/Contrasto

Il 17 giugno i paesi dell’Unione europea non hanno raggiunto l’accordo per introdurre l’imposta minima mondiale del 15 per cento sui profitti delle multinazionali, una proposta sottoscritta a ottobre 2021 da 137 paesi nell’ambito dell’Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico (Ocse). È stata decisiva l’opposizione dell’Ungheria, spiega la Reuters. Il no del ministro delle finanze Mihaly Varga ( nella foto ) è arrivato dopo che le trattative avevano fatto cadere il veto della Polonia. In origine la riforma doveva entrare in vigore nel 2023, ma a causa delle difficoltà incontrate nella ratifica nei vari paesi l’esordio è stato spostato al 2024.

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Questo articolo è uscito sul numero 1466 di Internazionale, a pagina 108. Compra questo numero | Abbonati