Giorni d’estate offre al pubblico un tocco nostalgico che in tempi difficili si avvicina molto a un’idea di sollievo. Ambientato durante la seconda guerra mondiale, il film d’esordio di Jessica Swale è disinteressato ai conflitti internazionali almeno quanto la sua distratta protagonista Alice (Gemma Arterton). La donna vive in un cottage isolato sulle coste del Kent, è immersa nei suoi scritti e, ci viene fatto notare, detesta i bambini. Quindi non è per niente felice quando le viene affidato Frank (Lucas Bond), un ragazzino dal carattere dolce, sfollato da Londra. Non è così difficile capire dove va a parare il film. Lungo la strada conosceremo meglio Alice, il suo passato e il folclore locale che studia con tanta passione. Giorni d’estate manipola lo spettatore con sentimenti gentili e vitalità britannica. Arterton è un’ottima attrice quando è libera da ambientazioni da libro illustrato e cliché spinosi. E il finale, incredibilmente artificioso, vi lascerà a bocca aperta.
Jeannette Catsoulis, The New York Times
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Questo articolo è uscito sul numero 1476 di Internazionale, a pagina 92. Compra questo numero | Abbonati