Le persone che s’infettano con il virus sars-cov-2 e sviluppano il covid-19 in forma lieve possono manifestare segni d’infiammazione cardiaca molti mesi dopo. I ricercatori hanno monitorato 346 persone senza problemi cardiaci precedenti, con un’età media di 43 anni, valutando le loro condizioni tre mesi e dodici mesi dopo l’infezione. A tre mesi dall’infezione il 73 per cento dei partecipanti riferiva sintomi cardiaci, tra cui difficoltà respiratorie, palpitazioni e dolore al petto. I disturbi erano di entità lieve o moderata, ma in alcuni casi abbastanza forti da creare problemi nella vita quotidiana. Le analisi hanno rilevato segni d’infiammazione cardiaca, ma non danni o disfunzioni. A un anno dall’infezione il 57 per cento dei partecipanti manifestava ancora sintomi cardiaci. Gli effetti a lungo termine del covid-19 sul cuore sono ancora sconosciuti. Dalle prime analisi le conseguenze negative del virus ricordano, a sorpresa, quelle delle malattie autoimmuni più che quelle delle miocarditi virali. Il meccanismo alla base dei sintomi cardiaci non è ancora chiaro. ◆
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Questo articolo è uscito sul numero 1478 di Internazionale, a pagina 107. Compra questo numero | Abbonati