Il 15 ottobre due leader della comunità rohingya sono stati uccisi in un attacco a uno dei campi del Bangladesh che ospitano centinaia di migliaia di profughi. Secondo Al-Jazeera negli insediamenti le violenze stanno crescendo, con bande armate che cercano d’intimidire i rappresentanti dei rifugiati attraverso omicidi e rapimenti. I rohingya sono una minoranza musulmana della Birmania a cui lo stato, a maggioranza buddista, nega i diritti fondamentali. Si stima fossero circa un milione prima della brutale offensiva militare del 2017 contro di loro. Da allora in centinaia di migliaia vivono in Bangladesh .
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Questo articolo è uscito sul numero 1483 di Internazionale, a pagina 38. Compra questo numero | Abbonati