Alcuni manifestanti il 31 ottobre ha bruciato varie infrastrutture della miniera Inmaculada, dell’azienda britannica Hochschild Mining Plc, vicino alla città peruviana di Ayacucho. “Qualche giorno prima avevano eretto dei blocchi stradali per impedire l’ingresso nella miniera, dove si estraggono oro e argento e dove lavorano quasi duemila persone”, scrive la Reuters. In Perù, che è il secondo produttore di rame del mondo, le proteste contro le attività minerarie delle multinazionali sono comuni, soprattutto per i danni ambientali che causano nelle zone in cui operano.
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Questo articolo è uscito sul numero 1485 di Internazionale, a pagina 22. Compra questo numero | Abbonati